Giampaolo Pazzini, prevedibilmente, promuove Pippo Inzaghi e boccia, pur con diplomazia, Clarence Seedorf. Il centravanti rossonero si è detto carico in vista della ripresa degli allenamenti, fissata tra due settimane. Il Pazzo ha evidentemente voglia di riscattare una stagione deludente sotto tutti i punti di vista: personale (21 presenze e soli 3 gol) e della squadra (Milan finito all’ottavo posto, fuori dalle competizioni europee). In più c’è l’entusiasmo per l’arrivo sulla panchina rossonera di Pippo Inzaghi, uno che di gol ne ha segnati non pochi giocando da prima punta, come piace a Pazzini, magari al fianco di Balotelli:
È la prima volta che mi capita di essere allenato da uno che ha fatto il mio stesso ruolo, mi piace, spero che Inzaghi possa insegnarmi tanto. Pippo era una prima punta furba che leggeva prima degli altri le situazioni, mi auguro di migliorare tanto. Non abbiamo mai giocato insieme ma ha fama di essere maniacale. Sono già molto carico visto che l’ultima stagione non è stata buona per me, da quando sono rientrato dopo l’infortunio al ginocchio sono stato utilizzato molto poco.
Chiaro il riferimento a Seedorf (ma anche ad Allegri, che però lo ha avuto a disposizione per poche settimane), ribadito poco dopo quando l’attaccante 29enne (ad agosto compirà 30 anni) ha ammesso:
Il fatto che i tifosi mi volessero titolare con Mario è stata una grande soddisfazione, si vede che ho fatto bene. Però non tutti pensavano che fosse la soluzione migliore.
Pazzini ha rivelato che “Clarence ha avuto problemi di rapporti con diverse persone” e ha notato che “nel calcio quello che si sa all’esterno è poco rispetto a ciò che accade realmente”. Quindi la parziale giustificazione all’olandese:
Peccato che sia finita così, non è facile fare l’allenatore, devi gestire tante teste, non so dove abbia sbagliato, ma senza risultati è tutto più difficile.
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